BRIGITTE DE PUBBLE - VERSIONE INTEGRALE
La triste storia di Brigitte de Pubble. Paola Pubble, la maga Magù de destra, che fila con tutti pur di filare, attacca i suoi "ex" "amici", invidiosi del suo imminente successo. Più che "incomprabile", qualcuno è proprio "invendibile". La risposta pacata e serena di Lillo Massimiliano Musso alle "boiate" propalate da Paola Ceccantoni per screditare Forza del Popolo.
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Dal 1991 al 1994. Una stagione oscura. Lillo Massimiliano Musso intervista Carlo Palermo
2 aprile 1985: l'auto che porta Carlo Palermo al suo ufficio, nella Procura di Trapani, salta per aria. Lui e la scorta si salvano, muoiono invece una giovane donna e i suoi due bambini. Che cosa, nelle sue inchieste, ha scatenato la vendetta? Il giudice continua a indagare, anche dopo aver lasciato la magistratura. Le sue ricerche prendono corpo quando, nel 2016, scopre che pochi mesi prima di morire Giovanni Falcone aveva curato un'operazione segreta: l'estradizione negli Stati Uniti di un terrorista arabo, il primo fabbricatore di autobombe realizzate con l'esplosivo militare usato per gli attentati di Pizzolungo, dell'Addaura, di via D'Amelio. Una nuova luce sulle stragi «mafiose»? Di più. Vecchie carte e atti processuali rimasti per anni sepolti negli archivi conducono a un'inedita lettura di alcuni tra i più grandi misteri italiani, dall'omicidio di Aldo Moro all'attentato a papa Wojtyla, alle stragi del 1992-1993, e anche degli attacchi terroristici alle Torri gemelle e al Bataclan, a Parigi. Collegamenti criminosi documentati permettono di individuare incredibili attività concepite da un direttorio internazionale - radicato negli apparati politici e militari degli Stati, nella Chiesa, nei vertici delle oligarchie finanziarie - che ha manovrato la storia europea, gli equilibri nel Mediterraneo, la crescita dell'estremismo islamico, la democrazia incompiuta del nostro Paese fino al suo inesorabile declino. Le chiavi interpretative di questo complesso quadro sono massoniche. Sono nascoste nei palazzi del potere d'Italia, Francia, Svizzera, di Londra e New York. L'autore le insegue in una ricerca infaticabile tra misteri, occulte ispirazioni e macchinazioni diaboliche che riconduce, alla fine, a Trapani, proprio là dove, trent'anni prima, l'indagine ha avuto inizio. CARLO PALERMO (Avellino, 1947), avvocato, è stato giudice istruttore presso il Tribunale di Trento dal 1980 al 1985, anno in cui, da febbraio a ottobre, è stato sostituto procuratore presso la Procura di Trapani. Nel 1990 ha lasciato la magistratura. È stato deputato e consigliere regionale e provinciale a Trento, dove abita. Ha pubblicato, tra gli altri, L'Attentato (1993), Il quarto livello. Integralismo islamico, massoneria e mafia (1996), Il quarto livello. 11 settembre 2001 ultimo atto? (2002).
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BohVax, la satira ai tempi del coronavirus
Presentazione del vignettista Pietro Vanessi, in arte semplicemente VANESSI, curatore della raccolta di vignette satiriche sul Covid19 intitolato BohVax.
Intervista testuale: https://www.ilcorrieredelpopolo.it/bohvax-intervista-a-pietro-vanessi-la-satira-ai-tempi-del-coronavirus/
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Biagio Conte morto per malasanità . Le prove
Prima del 13.05.2021, giorno del suo "vaccino", Biagio Conte stava benissimo. Ad agosto 2021 si ritira in montagna: "Questa società è malata, tolgo il disturbo". Il 15 febbraio 2022 vaccinato con la terza dose, sulla montagna in cui si è ritirato in eremitaggio, dal commissario dell’area metropolitana di Palermo, il dottore Renato Costa.
Giugno 2022, Biagio Conte in ospedale per una settimana, neoplasia al colon. Settembre 2022, Biagio Conte si è aggravato: da mesi lotta contro il cancro. Dicembre 2022, si diffonde la notizia del suo decesso, ma pur restando in gravi condizioni sopravvive. 12 Gennaio 2023, Biagio Conte muore.
Può esserci correlazione tra il siero genico e il cancro di Biagio Conte?
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La risposta dell'avv. Lillo Massimiliano Musso all'Opinionista Scalza
Con questo video l'avvocato le ha fatto le scarpe
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La strage di civili a Mariupol per mano dei cecchini ucraini
Mariupol, viale Nikopolsky, di fronte all’acciaieria Ilycha.
Queste immagini sono state girate due giorni fa, ossia un giorno e mezzo dopo l’ingresso dei fanti di marina russi nell’acciaieria che per settimane era stata trasformata in un fortino dai militari ucraini della 36esima brigata e dai reparti della guardia nazionale.
Lungo il viale decine di cadaveri di civili. Questi corpi, ormai in avanzato stato di decomposizione, si trovano sull’asfalto da settimane. Le poche persone incontrate lungo questa strada mi hanno raccontato che si tratterebbe di civili, per gran parte operai della fabbrica, uccisi dai cecchini ucraini appostati nell’Ilycha.
In quest’area, per molto tempo, c’è stata una delle più ampie sacche di resistenza dei militari ucraini
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